Mioni Pezzato, il miglior hotel termale di Abano
La magia delle terme è che consentono la balneazione in acque calde all’aperto anche quando fa freddo e le condizioni meteo sono proibitive. Per questo adoro, nei mesi più freddi dell’anno, concedermi qualche giorno di relax per staccare dalla routine quotidiana e dedicarmi all’ozio assoluto. Abbiamo già parlato qui delle caratteristiche che deve possedere una spa o un hotel termale per rilassare il cliente: spazi vasti e vivibili, gestione intelligente dell’affluenza, rispetto del silenzio con richiamo dei trasgressori ed ampia varietà di saune e giochi d’acqua. I paesi alpini (in particolare Austria e Slovenia, più l’inaccessibile Svizzera e la Baviera) ci hanno surclassato in appetibilità, mentre gli stabilimenti delle storiche località termali italiane (Chianciano, Montecatini, Ischia, Saturnia, Salsomaggiore etc.) hanno cominciato a soffrire di invecchiamento e obsolescenza, a tratti decadenza.
Una piacevole eccezione, senza scomodare l’eden altoatesino, è rappresentata dal complesso di Abano-Montegrotto, località nel bel mezzo della Pianura Padana tra Padova e i Colli Euganei, dove possiamo ancora trovare strutture di tutto rispetto, che sono state sottoposte a riammodernamento sia nelle camere che nelle dotazioni termali. Il rapporto qualità-prezzo è ottimo, ed anche se la cittadina non offre niente di che, destinazioni turistiche prestigiose come Padova, Venezia, Verona e Chioggia sono a due passi. Il mio hotel di fiducia ad Abano, dove mi piace andare soprattutto in autunno, quando le ore di luce sono poche ed un’intima nebbiolina avvolge la Pianura Veneta, è il Mioni Pezzato. Soggiogato dal prezzo competitivo, dalle recensioni positive e dalla descrizione degli ambienti (che purtroppo non sempre, in alcune strutture, corrisponde alla realtà), ho soggiornato qui 3 notti nel novembre del 2017, promettendomi di ritornare quanto prima, nonostante, da buon viaggiatore, difficilmente torni dove sono già stato. Ciò che la carta prometteva si è tramutato in una splendida esperienza vissuta.
L’area delle piscine termali incarna al 101% come dovrebbe essere, nei desideri miei e di tutti i termalisti incalliti, la spa dei propri sogni. Sono ben quattro le vasche a disposizione, tutte con acqua alla temperatura ideale e caratterizzate da superfici spaziose che non fanno mai percepire l’idea di affollamento anche quando l’hotel (170 camere) è quasi al completo: la piscina “Veranda“, per metà interna e metà esterna, essendo provvista di bar, consente anche la possibilità di sorseggiare un caffè o uno spritz a bordo piscina. Attraverso corridoi coperti e riscaldati, è possibile giungere alla piscina “Tranquilla” (inibita ai bambini e destinata perlopiù alla riabilitazione motoria per pazienti che la prenotano appositamente) e a quella che è risultata la mia preferita, ovvero la “Padiglione“: una vasca enorme, immersa in uno splendido parco verdeggiante e provvista di sedute-idromassaggi dove abbandonarsi al completo relax nel silenzio assoluto. A completare l’offerta, il suggestivo percorso “I ruscelli dell’orto” in stile new age, dove è possibile ritemprare tutto il corpo attraverso una serie di giochi d’acqua da affrontare in sequenza. Tutte le piscine sono aperte fino alle 21 (la Veranda fino alle 23), ed è un vero piacere rimanere immersi quando fa buio e le luci soffuse colorate contribuiscono a creare un’atmosfera magica. Non mancano naturalmente sauna, bagno turco, una spettacolare area relax (forse in una posizione poco felice per via del passaggio, ma comunque silenziosa) con materassi ad acqua, amache e capanne ed un centro benessere dove farsi coccolare con fanghi, massaggi e trattamenti bellezza. Un po’di numeri: 20.000 metri quadri di giardino termale, 1.200 di piscine, ben 110 (centodieci!) postazioni idromassaggio complessive. Impossibile non trovare un posticino tutto per sè.
Anche le camere e gli altri ambienti dell’hotel si distinguono per eleganza, pulizia e rispetto scrupoloso delle normative Covid. E’possibile soggiornare con il trattamento desiderato, dal semplice pernottamento e prima colazione alla pensione completa (consigliata a chi vuole davvero rilassarsi senza pensare a niente e vivere una vacanza in accappatoio e tuta). La ristorazione è più che discreta, così come i vini dei Colli Euganei. Il personale (da segnalare lo chignon obbligatorio, che è sempre un bel vedere, per il gentil sesso con i capelli lunghi) è gentile, professionale e premuroso. Non c’è nulla che sia fuori posto, tale da non far fioccare inesauste lodi. Ecco perchè, almeno nella mia classifica di gradimento, per distacco è il Mioni Pezzato il miglior albergo termale di Abano.
* Dichiaro che questo articolo è frutto della mia esperienza e che rappresenta la mia opinione autentica, e che non mi sono stati offerti incentivi o pagamenti da tale azienda per scriverlo.
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