Come organizzare un viaggio in Belgio
Come organizzare un viaggio in Belgio? E’ uno stato abbastanza piccolo, con tante cittadine che meritano una visita, e limitarsi alla sola Bruxelles (città dove 3 notti sono già troppe) vi condurrà sulla strada di un’esperienza limitata. Ma la capitale, per via della sua posizione strategica al centro geografico della nazione, ben si presta ad essere la base del vostro soggiorno; ed i frequenti, precisi e puliti treni della Sncb, le ferrovie belghe, sono un eccellente viatico per esplorare tutto il paese. Sperando che il vostro volo non arrivi all’aeroporto low cost di Charleroi, distante 60 chilometri dal centro cittadino (ma ottimamente collegato), il consiglio che mi sento di donarvi è prenotare un soggiorno di quattro notti a Bruxelles (occhio alle bidonate, se doveste preferire un appartamento!) ed acquistare, al costo di 87 euro (84 da app per cellulari), un carnet di 10 viaggi su tutta la rete ferroviaria. La capitale ha tre stazioni: la principale, Brussels-Midi (conosciuta anche come Zuid Station, ovvero stazione sud), è al limitare meridionale del centro storico. E’ qui che fermano i Tgv Thalys, i treni ad alta velocità con i quali è possibile raggiungere Parigi in 1 ora e 22 minuti, Colonia in 1 ora e 50 ed Amsterdam in poco meno di due ore. Difficilmente utilizzerete la stazione Nord, a meno di non aver prenotato l’alloggio da quelle parti. La soluzione migliore per servirsi dei treni nazionali è invece la Stazione Centrale, sotterranea ed ubicata a pochissimi passi dalla Grand Place. Centrale che più centrale non si può. Scopriamo quindi, una volta acquistati volo ed hotel/appartamento, come organizzare un viaggio in Belgio.
Bruxelles è una città piccolina, da girare rigorosamente a piedi. Liberatevi quanto prima dei bagagli il vostro giorno d’arrivo, e tuffatevi immediatamente nelle viuzze del centro storico, con i suoi edifici rinascimentali e barocchi tipici delle città fiamminghe. Grand Place è probabilmente una delle piazze più belle del mondo: apparentemente “chiusa” (un po’ come Piazza del Campo a Siena), è particolarmente suggestiva al tramonto, quando abitanti del luogo e turisti vi si riversano per una passeggiata o un aperitivo, generando un’atmosfera giovanile ed informale (di primo mattino invece le vostre foto saranno disturbate dai veicoli commerciali che scaricano la merce per bar e ristoranti). La “Tour Inimitable” del Municipio, che oggi ospita il lussuoso Hotel de la Ville, domina sulle case delle corporazioni, tra le quali spicca la Maison Des Brasseurs (i birrai), rifinita in oro zecchino, ed il Palazzo dei Duchi di Brabante, che in realtà è una facciata che ingloba sette edifici indipendenti. Poco distante, il simbolo della città e dello spirito dei suoi abitanti: il Manneken-Pis, ovvero una fontana sovrastata da una statua bronzea che raffigura un bambino di sei anni che fa pipì. Nelle immediate vicinanze della fontana è d’obbligo fermarsi alla Poechenellekelder, una delle più antiche birrerie della città, per degustare una o più birre belghe, eccellenti, corpose e per tutti i gusti. Passeggiando per il centro storico, noterete tantissimi negozi di specialità alimentari, waffel, patatine fritte e soprattutto cioccolato: quello belga non sarà raffinato come quello svizzero, ma è ugualmente gustoso e rinomato. Le catene si sprecano: Godiva, Leonidas, Cote d’Or…Tutte eccellenti, ma il miglior marchio è senza dubbio Pierre Marcolini: le sue praline gourmet sono autentiche opere d’arte, e, per un goloso, resistere alle tentazione di acquistarne una confezione è irreprimibile. Il giorno dopo, continuate la visita della città, attraversando a piedi il mondano quartiere del Sablon e passando davanti al Palazzo Reale, per visitare il Museo Magritte ed il Parlamento Europeo. Come recita una targa all’ingresso, il Parlamento è la casa di tutti i cittadini europei, e nessuno potrà impedirvi o chiedervi denaro per accedere, anche in caso di seduta. Da qui prendete la metropolitana e spostatevi verso la periferia per raggiungere l’Atomium, la scultura in acciaio raffigurante i 9 atomi di una cellula costruita in occasione dell’Expo 1958. Se vi avanza il pomeriggio libero, utilizzatelo per raggiungere (20-25 minuti di viaggio circa) il sobborgo di Mechelen (Malines, in francese) e concedervi una passeggiata nell’enorme piazza Nieuvwerk, sede della monumentale cattedrale di San Rombaldo, con la sua possente torre campanaria a pianta ottagonale, ed il Municipio Gotico.
Il terzo giorno alla voce “Come organizzare in viaggio in Belgio” va interamente dedicato al gioiello delle Fiandre, Bruges (1 ora e 10 minuti di percorrenza in treno). Una giornata intera potrà sembrarvi eccessiva, ma sono tantissimi gli scorci sui canali ed il centro storico medievale che vi ipnotizzeranno e vi indurranno a permanere anche con le luci della sera fino a consumare l’intera memoria della vostra macchina fotografica. Camminate senza meta (o, se preferite, noleggiate una bicicletta), lasciandovi guidare dal vostro istinto: raggiungerete angolini romantici che sembrano essere usciti direttamente dal quadro di un pittore della scuola fiamminga. Rozenhoedkaai è senza dubbio una delle vedute più fotografate dai turisti: siamo lì dove il canale Dijver si allarga e va a formare un’ansa, sulla quale si affaccia la casa di Perez de Malvenda, un consigliere comunale vissuto nel Quattrocento, che ospita una libreria ed un bar a sfioro sull’acqua. Poco distante, il Ponte dell’Amore, quasi nascosto dal Castello di Gruuthuse, separa il Museo Civico da quello di arte fiamminga e dal Beghinaggio, il quartiere costruito per ospitare le mogli dei militari partiti per la guerra, dove ancora oggi abitano alcune donne che hanno proferito voto di castità. La passeggiata si conclude nel Markt, l’enorme piazza del mercato su cui si staglia la massiccia figura del Belfort, la torre civica dell’orologio che sovrasta tutti i campanili della città, compreso quello della cattedrale del Santo Salvatore. La specialità del luogo (incredibile a dirsi, sulle rive del Mare del Nord!) sono le cozze, che vengono servite accompagnate da patatine fritte. Il ristorante consigliato per assaggiarle è Poules Moules, in Oude Burg. La vicina Gand (40 minuti circa in treno da Bruxelles) è la meta principale del giorno successivo. Dovrete scendere alla stazione di St.Pieters, che purtroppo non è centralissima. Potrete proseguire verso il centro (2 chilometri circa) in tram, in bici (potrete facilmente usufruire di un servizio di bike-sharing) o, se siete allenati, anche a piedi. Il cuore della città è il quartiere di Patershol, dove le imponenti guglie degli edifici storici vi faranno sentire piccoli piccoli. Qui, in rapida successione, vi aspetteranno la cattedrale di San Bavone, massima espressione del gotico brabantino, con il Polittico dell’Agnello Mistico a impreziosire la Pala d’Altare; Il Beffroi, ovvero la torre campanaria civica alta 95 metri; la chiesa di San Nicola, in stile gotico primordiale. Poco distante, il Graslei e il Korenlei sono le due animatissime banchine sul fiume Lys, sulle quali si affacciano le case a schiera delle corporazioni cittadine. Lì dove il fiume si biforca, formando due canali che ricordano quelli di Bruges, torreggia il Castello dei Conti di Fiandra: considerando quanto spoglio sia l’interno, il biglietto di ingresso di 10 euro potrebbe sembrare eccessivo. Molto bello invece il panorama dai bastioni. Da provare assolutamente i Couberdons, caramelle multigusto a forma di naso, dal guscio duro e l’interno gelatinoso, vendute anche in bancarelle ambulanti.
Per proseguire, non tornate indietro alla stazione di St.Peters, ma utilizzate la vicina Dampoort per arrivare, in 50 minuti, nella capitale delle Fiandre: Anversa. Pur essendo la più estesa città del Belgio ed il suo porto principale, non ha molto da dire: sì, la stazione ferroviaria da sola è un monumento, ma i quasi due chilometri per raggiungere la cattedrale di Nostra Signora forse possono risultare un po’ stancanti se si sono già visitate Bruges e Gand. Tuttavia, il Trittico della deposizione della croce di Rubens vi ricompenserà della fatica. Per il resto, a meno che non abbiate i soldi per acquistare un diamante o dell’oro, andate pure a riposarvi. In poco più di mezz’ora potrete ritornare a Bruxelles oppure permettervi (un’ora di viaggio circa da Anversa) una serata al The Capital di Lovanio, la più fornita birreria del mondo ubicata nella piazza del Mercato della principale città universitaria belga: la lista delle birre è doppia quanto un elenco telefonico e impiegherete un bel po’ prima di scegliere la/e birra/e giusta/e. Ma il personale, composto soprattutto di studentesse universitarie che vi lavorano per pagare l’affitto, saprà consigliarvi al meglio. Calcolate che l’ultimo treno per Bruxelles (20-30 minuti di percorrenza) parte intorno alle 23. Per il quarto giorno, l’ultimo che trascorrerete per intero in Belgio, potrete optare tra varie alternative: le terme di Spa (da cui deriva la parola che definisce i moderni centri termali), oppure il sud del paese con Namur e la sua cattedrale al mattino e Dinant con la sua cittadella scavata nella roccia al pomeriggio. Il treno potrà condurvi ovunque. Anche ad Amsterdam, Colonia o Parigi, se vi tenta una toccata e fuga. Lasciate invece perdere Liegi (anonima città industriale) ed il Lussemburgo, a meno di non aver già visitato tutto il resto. E, se proprio non volete perdervi nulla, aggiungete pure una notte al vostro itinerario per mettere in pratica come organizzare un viaggio in Belgio.
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