Belvederi di Lisbona: istruzioni per l’uso
Sono poche le capitali europee che possono raggiungere il fascino discreto di Lisbona, la porta d’occidente adagiata su sette colli con la sua atmosfera distinta e a tratti malinconica (ma mai triste) e le suggestive vedute sull’estuario del Tago, proprio lì dove non riesci a comprendere se sei affacciato sulle rive di un fiume o dell’Atlantico. Una città descritta alla perfezione da Josè Saramago nel primo capitolo de “L’anno della morte di Ricardo Reis“, benché difficilmente la si ritrovi, anche d’inverno, sotto la pioggia persistente che la bagna nel romanzo del Premio Nobel portoghese. Nonostante sia abbastanza piccola da essere girata a piedi, le passeggiate lisboneire si snodano tra salite, discese e scalinate anche ripide, ma si cammina a cuor leggero sapendo che, alla fine di ogni scarpinata, la fatica verrà ricompensata da una spettacolare vista panoramica sul fiume e i tetti rossi della città. I miradouros rappresentano una delle attrazioni principali di Lisbona, ed è importante, al fine di scattare una foto perfetta, comprendere quali visitare di mattina (quelli esposti ad ovest) e quali di pomeriggio (esposti ad est) per non trovarsi in spiacevoli condizione di controluce.
BELVEDERI DA VISITARE AL MATTINO:
1) MIRADOURO DA SENHORA DO MONTE
E’situato in uno dei punti più elevati della città, anche della collina del Castello di San Giorgio. Per arrivarci, è sufficiente partire da Praça Martim Moniz (dove staziona il celebre tram numero 28) e percorrere prima la Calçada de Mouraria, un romantico quartiere etnico dove sembra di camminare in una colonia sudamericana, e poi inerpicarsi per la Calçada do Monte, una ripida e serpeggiante stradina con pavimentazione in pavé. La distanza da percorrere a piedi non è proibitiva (solo 700 metri), ma le pendenze non sono proprio agevoli. Ad ogni modo, al termine della salita vi ritroverete al cospetto della cappella di Nostra Signora del Monte, i cui giardini vi regaleranno una meravigliosa vista sulla Baixa e sul Rossio (un po’nascosto l’estuario e il Ponte XXV Aprile), e vi sembrerà di toccare il Castello con un dito. Potrete anche ammirare, se il vento è quello giusto, gli aerei che atterrano all’aeroporto de La Portela. Anche la Cappella merita una breve visita.
2) MIRADOURO DA GRAçA
Il grosso è fatto: da Nostra Signora del Monte potete solo scendere. Percorrendo Rua Damasceno Monteiro arriverete nell’affollato ed animato Largo da Graça, dove potersi concedere una sosta in uno dei tanti bar all’aperto. Costeggiando il Convento delle Grazie, distrutto in gran parte dal terremoto del 1755, arriverete al piccolo Miradouro da Graça, posizionato al limitare di un piccolo giardino ombreggiato da pini marittimi davanti alla facciata della chiesa. La vista è più o meno la stessa del precedente belvedere, con una prospettiva più schiacciata (l’altitudine è inferiore) ed il Castello di San Giorgio ancora più vicino. Si percepiscono bene i contrasti architettonici della città, con i palazzoni moderni del quartiere periferico Amoreiras a sovrastare sulle tradizionali case bianche dal tetto rosso.
3) CASTELLO DI SAN GIORGIO
Ed è arrivato il momento di visitare il principale monumento della città, il suo simbolo (ingresso: € 10,00). Per arrivarci, vi suggeriamo di passare attraverso il Patio de dom Fradique, un cortile abbandonato in rovina, decorato da splendidi graffiti, che si connette al nobiliare Palazzo dei Conti di Belmonte, nelle cui adiacenza c’è la biglietteria. Più che il castello in sé, ad essere interessanti sono i suoi bastioni panoramici. La vista da cartolina sarà un po’inflazionata, ma probabilmente è la migliore: la visuale sul Tago e sull’altra sponda, con il Ponte 25 aprile che ricorda tanto San Francisco e la croce del Santuario di Cristo Re, spazia dal sobborgo di Cacilhas alle colline del Monsanto, e ad ogni angolo è possibile ottenere foto con prospettive diverse. Vicino le camere oscure del Castello, c’è una ripidissima e diroccata scalinata (consigliata solo ad escursionisti esperti) che in pochissimi secondi riporta nella Baixa. Prima di andare via, imperdibile una foto con i pavoni blu che razzolano in tutta tranquillità nel parco alla ricerca di molliche di pane!
4) MIRADOURO DE SANTA CATARINA
Per l’ultimo belvedere da visitare al mattino dobbiamo spostarci dall’altra parte della città, nel Barrio Alto, il quartiere più giovane e mondano della città. E’ qui, sul Miradouro de Santa Catarina che in molti si ritrovano per bere una birra al tramonto al chiosco dell’Adamastor, ed in effetti l’esposizione ad ovest lo rende perfettamente fruibile da questo punto di vista. La visuale non è certo la migliore, con parecchie antenne paraboliche e gru che ostacolano la vista del Tago e del Ponte verso il quartiere di Belem, ma a rendere celebre questo miradouro è più che altro l’atmosfera giovanile e rilassata, tipica della città. Non meravigliatevi se, sorseggiando la vostra birra o il vostro caffè seduti su una panchina a guardare il tramonto (o anche a terra in stile Piazzale Michelangelo a Firenze), sentirete odore di cannabis: le leggi portoghesi sono assai tolleranti in materia, ed uno spinello in compagnia è vista come un’azione assolutamente normale e conviviale.
BELVEDERI DA VISITARE AL POMERIGGIO:
1) MIRADOURO DE SANTA LUZIA – PORTA DEL SOL
Se il Castello di San Giorgio è il monumento più visitato, il Miradouro de Santa Luzia è il belvedere che, nella tradizionale iconografia di viaggio, regala la tipica veduta di Lisbona con i suoi tipici colori bianchi e rossi in contrasto con l’azzurro dell’estuario. Per arrivarci è sufficiente percorrere, dalla Baixa, la non troppo pendente Rua Pedras Negras, passare davanti alla Cattedrale (la “Sè”) ed incamminarsi verso la Porta del Sol. Sulla destra noterete un primo spiazzo panoramico disturbato da parecchi ostacoli; ignoratelo, procedendo oltre la bianca chiesa di Santa Lucia per un centinaio di metri. Dopo una decisa curva a sinistra, vi ritroverete in un luminoso slargo con vista sull’Alfama. A dominare il paesaggio, le torri gemelle della chiesa di Sao Vicente da Fora e la cupola del Pantheon Nazionale, luogo di sepoltura di tutti i notabili portoghesi. E’ da qui che ci si tuffa nell’Alfama con la solenne intenzione di perdersi nei suoi vicoli fino ad essere costretti a ricorrere al navigatore!
2) MIRADOURO DE SAN PEDRO DE ALCANTARA
Il più centrale tra i belvederi di Lisbona, facilmente raggiungibile da Praça de Restauradores attraverso la scalinata della Gloria (ma anche attraverso l’omonimo elevador, una funicolare vintage dalle porte in legno) che bordeggia la monumentale stazione del Rossio. Da qui si possono osservare tutta la Baixa con le sue piazze, oltre alla collina del castello di San Giorgio, posizionata ad ore dodici, con le sue imponenti mura e la sua fotogenica corona verde dei pini Questo miradouro ha la particolarità di far parte di un bellissimo giardino molto curato con siepi a labirinto, dove poter sorseggiare una bibita ai tavolini di un bar e pianificare le prossime visite attraverso una particolarissima mappa della città realizzata in azulejos, le tipiche piastrelle bianche e azzurre che abbelliscono architetture pubbliche e private.
3) ELEVADOR DE SANTA JUSTA
Probabilmente, l’ascensore più famoso del mondo. 45 metri di dislivello tra Baixa e Chiado, architettura in ferro battuto intarsiato in splendidi motivi neogotici, cabine in legno. Più che un mezzo di trasporto, una vera e propria opera d’arte. E, una volta in cima, il reticolato geometrico della Baixa sarà ai vostri piedi con una perfetta simmetria d’osservazione che va ad intonarsi anche con la prospiciente collina del Castello. Tutto sembra essere studiato nei minimi dettagli per rispettare i canoni della prospettiva. In cima, una piattaforma panoramica (visitabile anche senza dover prendere l’ascensore al prezzo di 1,50€) si riconnette con uno dei monumenti più suggestivi e spettrali della città, la chiesa in rovina del Carmo. Da apprezzare soprattutto durante la blue hour, quando le luci della città sono accese ed il cielo non si è ancora completamente imbrunito!
Il nostro tour dei belvederi di Lisbona è terminato: organizzate naturalmente la cronologia delle visite come meglio credete e non dimenticate, tra una passeggiata e l’altra, di rilassarvi in uno dei tanti bar all’aperto per sorseggiare una birra, un bicchiere di vinho verde o un cicchetto di ginjinha!
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