Addio alla Trattoria del Forno e alla sua bistecca
La Trattoria del Forno di Monte San Savino chiude i battenti. Il proprietario, Italo Angori, stanco di gestire un ristorante in un borgo fuori dai circuiti turistici della Toscana e lavorare alla brace con qualsiasi clima senza un valido assistente, ha deciso di chiudere il suo storico locale di Via Conte Cungi, noto per la sua bistecca alla fiorentina cotta su brace vera e segnalato, anche da questo blog, come il miglior ristorante dove poterla gustare effettuando una piccola deviazione dall’Autostrada del Sole. La chiusura della Trattoria del Forno rappresenta una grave perdita per i patiti della ciccia. Questo storico ristorante era una tappa imperdibile per golosi in viaggio d’affari e turisti alla ricerca della vera bistecca alla fiorentina. Ora, questa clientela affezionata si troverà senza una base sicura per soddisfare il proprio palato carnivoro.
Ma non tutto è perduto per gli amanti della buona cucina. Italo ha già in programma una nuova avventura: l’apertura dell’Osteria 54 nel centro storico di Arezzo. Situata in Via Madonna del Prato 54, l’Osteria 54 offrirà un’atmosfera familiare e accogliente con un menù contemporaneo che purtroppo escluderà la bistecca alla fiorentina e i piatti tipici toscani. L’Osteria 54 si distinguerà per la sua semplicità e l’attenzione alla qualità degli ingredienti. Il menù varierà ogni settimana e si basterà su materie prime stagionali e composto da tre antipasti, tre primi e tre secondi, oltre ai dolci della casa. Grande attenzione sarà riservata alla pasta fatta in casa, che promette di essere il fiore all’occhiello del nuovo ristorante.
Le prime pietanze del menù, svelate attraverso una mailing list, ispirano una fusione tra tradizione e innovazione: panna cotta al gorgonzola con purea di pera e crumble di noci; ravioli provola e pere con zucchine, pomodorini e fiocchi di mandorle; cappello del prete con crema di patate. Facciamo dunque tanti auguri ad Italo, che ne avrà davvero bisogno: lo attende una sfida difficilissima, dal momento che rinuncia ad una clientela fidelizzata che trovava alla Trattoria del Forno una base sicura per degustare la vera bistecca alla Fiorentina. Come si regolerà adesso questa esigente clientela transregionale? Dubitiamo che gli appassionati della ciccia si faranno attrarre dal menù del nuovo locale; piuttosto si rivolgeranno alla concorrenza, come l’Osteria de’ Giusti ad Incisa o Maria Giaccherini a Terranuova. Troppo furbi e buongustai per dare fiducia a nobiltà decadute come la Bettola del Buttero o cadere nelle trappole per turisti di Barberino del Mugello (tempio dei masochisti amanti della bistecca stracotta). Ma di certo non li convinci con un cappello del prete con purè che ricorda tanto la carne al forno di tanti menù turistici per viaggi di gruppo.
La speranza per Italo è che possa trovare nuova clientela fertile nella città di Arezzo, strizzando magari l’occhio a lavoratori, studenti o rappresentanti in trasferta nel capoluogo. Ha deciso di scegliere ciò che gli piace anzichè ciò che gli conviene. Onorevole, ma rischioso. Buona fortuna, Italo, ne avrai tanto bisogno!