Su di me
Su di me
Ciao, e innanzitutto grazie per essere qui! Ti racconterò un po’di me tra un consiglio e l’altro, sperando di lasciarti una buona impressione e di ispirarti fiducia!
Carmine per lo stato italiano e i datori di lavoro, Francesco per amici e familiari, nasco in un luminoso pomeriggio di fine inverno del 1982 all’ombra del vulcano più famoso del mondo. Curioso, intraprendente e un tantino combinaguai sin da bambino, trascorro la mia infanzia divorando letture di carte geografiche, atlanti e cataloghi di tour operator. A otto anni, imbratto il parato della mia cameretta disegnandovi, con il pennarello nero indelebile, la mappa delle destinazioni sciistiche italiane. A farmi sviluppare una passione innata per la geografia e immaginare i paesaggi di mondi lontani è il banchetto vicino alla carta geografica d’Europa alle scuole elementari, dove mi rifugio quando la lezione comincia a diventare noiosa.
Razionalità ed una mente imaginifica, visionaria e fin troppo creativa, tipica dei nati sotto il segno dell’acquario, convivono nello stesso cervello e mi consentono di padroneggiare sia le discipline scientifiche (con qualche difficoltà però quando la matematica comincia a complicarsi troppo e ad allontanarsi dalla realtà) che quelle umanistiche, dove latino e storia dell’arte mi fanno innamorare dell’inestimabile patrimonio culturale italiano. Conseguo la maturità scientifica, ma la scelta universitaria si orienta inevitabilmente verso la facoltà di lettere moderne. La laurea, con votazione 110/110, arriva nel 2007, con una tesi d’amore in geografia umana dedicata alla mia terra, dal titolo: “Patrimonio ambientale e identità culturale, fattori innovativi di competitività per i Campi Flegrei“.
Dopo una breve esperienza nella giungla senza sbocchi del giornalismo sportivo, frequento un master in tourism management per rendere professionali le mie conoscenze, ancora un po’naif, in materia di viaggi e turismo. Già dai tempi del liceo amici e non sono soliti rivolgersi a me per un consiglio relativo a una meta turistica, una compagnia aerea o un itinerario, ma scopro presto che ho ancora tanto da imparare in materia. Al termine del master, comincia finalmente la mia carriera da operatore turistico presso un’importante agenzia di viaggi napoletana. Il lavoro d’ufficio non fa per me, ed è nel progettare e nell’accompagnare i tour in pullman che traggo le soddisfazioni personali maggiori. Il bus diventa il palcoscenico dove far uscire tutta la mia personalità e curare l’autostima, mai a livelli elevati. I feedback positivi dei miei passeggeri diventano il carburante che mi induce a perseguire su questo percorso e ad imboccare la strada della libera professione, senza comunque trascurare l’abilitazione all’insegnamento di materie letterarie, che conservo in un cassetto come tesoretto di riserva.
Con il terremoto professionale del Covid, mi decido finalmente a lasciare l’odiato lavoro alle dipendenze e a mettermi in proprio come accompagnatore turistico freelance; ma, a causa della bassissima domanda dovuta alla paura dei potenziali viaggiatori di contrarre il virus in vacanza, l’esperienza non è delle più felici. Scelgo pertanto di abbandonare il turismo commerciale e di aprire, con partita Iva a regime forfettario, uno studio di correzione bozze per privati ed aziende, Studio Emenda. Tra alti e bassi, la svolta arriva finalmente nella primavera 2022, quando supero i difficilissimi esami scritti (6% di promossi in Campania, meno dei posti in palio previsti dal bando) del concorso ordinario docenti, categoria A022 (materie letterarie nelle scuole medie) e, dopo un’agevole prova orale, ottengo una cattedra di ruolo come insegnante di lettere nella scuola secondaria di primo grado.
Non si vive comunque di solo lavoro, anche se i viaggi restano naturalmente al centro della mia vita anche nel tempo libero. Da amante del mondo e della natura, prediligo soprattutto la montagna e le città d’arte, soprattutto quelle meno battute dal turismo di massa. Discreto epicureo, adoro l’enogastronomia (prediligendo comunque i prodotti del territorio all’alta cucina), il termalismo e le lunghe passeggiate fotografiche in mezzo alla natura. Venderei l’anima al diavolo per una bistecca alla fiorentina cotta in camino, una fetta di Torta della Foresta Nera, un calice di Cremant d’Alsazia e un cicchetto di Amaro Jannamico. La mia maldestria mi rende un po’ostile a praticare sport con costanza, anche se adoro il rafting, lo sci alpino e naturalmente, da buon partenopeo, le maglie azzurre del Napoli Calcio. Infine, ho un hobby segreto che rendo noto solo ai miei lettori più fedeli (state tranquilli, non è la coltivazione di marijuana)…
Bene, adesso che ci siamo conosciuti è arrivato il momento di augurarvi Buon viaggio! Per curiosità, consigli o proposte di collaborazione non esitate a scrivermi su phlegrean@gmail.com