Benvenuti a bordo!
Questo è il post numero zero. E’ sempre un po’difficile scriverlo, poiché il curatore deve occuparsi non solo di proporre contenuti interessanti e descriverli in un perfetto italiano, ma anche di rendere il testo compatibile con tutti gli accorgimenti seo e artifizi del genere, tali da consentire al sito di scalare le classifiche di Google e risultare più visitabile. Bene, del seo non me ne importa un fico secco. Non sono il webmaster o il copywriter di un’azienda che deve proporre il suo prodotto facendolo figurare come il migliore al mondo. Questo è un blog di piaceri, dove non si applicano gli astrusi ed aleatori concetti del web-marketing. Ci si rilassa, si gode. E chi vorrà leggermi, mi troverà. Il piacere applicato al viaggio è roba per pochi eletti, per chi sa apprezzare il bello. Non per chi, al solo fine di spararsi le pose con amici, colleghi e familiari, se ne va in vacanza in cattedrali del cattivo gusto come Dubai o in tristissimi villaggi con animazione italiana a Sharm el Sheik.
Tre saranno i concetti chiave: itinerari, enogastronomia, terme. Tre argomenti forse slegati, ma che hanno nel piacere il loro filo conduttore. Regalerò tantissimi consigli su città, borghi e paesaggi, sia in Italia che all’estero, poco battuti dal turismo di massa; dove poter ancora bearsi di ritmi lenti, passeggiare in tranquillità senza orde di gente addosso ed immergersi in paesaggi in gran parte ancora incontaminati. Non è facile trovare in Europa ambienti del tutto sconosciuti e privi di flussi turistici, ma organizzandosi con intelligenza è possibile godere di un soggiorno slow e rilassante anche in una capitale europea. Basta semplicemente rendersi un po’ furbi ed evitare di seguire le tendenze. Descriverò naturalmente luoghi dove poter ancora assaporare una cucina legatissima al territorio o vivere esperienze che vi faranno provare l’ebbrezza di sentirsi come gli abitanti del luogo. Il turismo esperienziale tira tantissimo, ed è compito di chi conosce popoli e modus vivendi quello di evitare di trasformarlo in una moda per greggi.
Ma l’enogastronomia non si lega esclusivamente al viaggio. Anche una serata tra amici o uno spostamento di lavoro possono essere eccellenti scuse per inebriare i sensi. Scegliere il ristorante giusto è fondamentale. Poco importa se sia una trattoria per camionisti, un chiosco di street food o una cucina stellata: scelta di materie prime di qualità, territorialità, cura per i dettagli ed innovazione nel rispetto della tradizione sono gli ingredienti necessari per un ristorante di successo che possa far godere i suoi avventori. A mangiare come atto biologico, nel senso di mettersi qualcosa sullo stomaco per nutrirsi e campare, siamo bravi tutti. Ma pochi sanno veramente godere a tavola. Sono tanti a preferire la quantità alla qualità, abituati a spendere al discount per riempire un carrello con pochi euro credendosi furbi e risparmiare i soldi per una vacanza nei cementifici menzionati a inizio articolo. No, qui non si ragiona così. Se non si hanno soldi, si può godere anche con una pizza a portafoglio, un kebab o un panino dallo zozzone. Basta solo scegliere i posti giusti.
E poi, le terme. Da sempre considerata una vacanza per vecchi, oggi rivalutata perché siamo tutti un po’ (un po’ ?) stressati. Anche in Italia, dove l’arretratezza culturale e la sempiterna influenza del Vaticano impongono il costume in sauna. Tranne naturalmente che nell’oasi felice e progredita del bel paese, l’Alto Adige di lingua tedesca. Grazie agli antichi romani, ne siamo stati gli inventori, ma oggi subiamo la fortissima concorrenza dei paesi dell’arco alpino (tra cui la rampante Slovenia), che hanno capito cosa offrire al turista per corredare una vacanza in montagna, ben più epicurea, rilassante e rigenerante rispetto al sopravvalutatissimo mare dei narcisisti e della famiglie con bambini. Anche spa e stabilimenti termali devono possedere una vasta gamma di requisiti per regalare pieno relax ai propri ospiti: spazi ariosi, ampia varietà di saune e giochi d’acqua, rituali tematici e soprattutto tutela del silenzio, visto che purtroppo sono ancora in molti, specie nell’Italia Meridionale, a scambiare la spa per il parco acquatico o la succursale della camera da letto di un albergo ad ore. Distinguere le eccellenze termali europee dalle bidonate che ingannano con pubblicità che non corrispondono alla realtà è fondamentale. Un po’d’esperienza nel campo l’ho maturata, e sarà un piacere trasmettervela.
Bene, il proemio necessario a rompere il ghiaccio e a vincere la sindrome della pagina bianca è terminato. Ad intervalli più o meno regolari, pubblicherò articoli su tutto ciò che è degno di essere conosciuto da chi ama abbandonarsi ai piaceri più sani. Senza tabelle, né piano editoriale, ma solo quando l’ispirazione busserà o un ricordo cinestesico tornerà alla mente. Non voglio esortare nessuno, né concludere con una call to action artificiosa e posticcia. Semplicemente, se vi va, seguitemi!
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